Un flash mob dinamico e coinvolgente per celebrare un compleanno speciale e sensibilizzare sul tema dell’oncologia pediatrica. Sabato 16 novembre 2019 alle ore 16.00, presso lo Show Rondò del centro commerciale Città Fiera di Martignacco, che ha gentilmente ospitato l’evento, più di un centinaio di bambini, ragazzi e adulti hanno ballato sulle note de “Il più grande spettacolo dopo il big bang” di Jovanotti – coordinati dalla bravissima Alessandra Impallatore, ideatrice della coreografia.
L’evento è stato organizzato per festeggiare il ventennale della nostra associazione, una delle realtà friulane più attive e impegnate nel sociale. Dal 1999, infatti, ci occupiamo di seguire le famiglie con bambini malati di tumore in cura presso i centri della nostra regione. L’iniziativa è stata l’occasione per fare un bilancio di vent’anni di attività, sottolineando obiettivi raggiunti e nuovi progetti per il futuro e accendere i riflettori sulle necessità dei bambini e degli adolescenti con problemi oncologici.
Al termine del flash mob, è intervenuto il presidente Andrea Balloch per parlare di quanto conseguito finora e di finalità, progetti per il futuro e collaborazioni importanti. Sono state ricordate, in particolare, le iniziative di sostegno rivolte non solo alle famiglie con bambini malati di tumore, ma anche a favore del CRO di Aviano e delle pediatrie degli ospedali di Udine, San Daniele del Friuli e Tolmezzo.
Per quanto attiene alle famiglie, la nostra associazione garantisce loro sostegno economico e supporto psicologico presso il reparto di Pediatria a Udine (grazie alla collaborazione con il dott. Stefano Usai) e a domicilio (grazie alla dott.ssa Elisabetta Tomat), nonché tramite un gruppo di Auto Mutuo Aiuto. Anche le famiglie provenienti da fuori regione o dall’estero ricevono un aiuto sul piano finanziario e logistico e vengono accolte presso Casa Ricky, foresteria e sede – sita in via Forni di Sotto a Udine, di fronte all’ospedale.
Sul piano del supporto ai centri di cura della Regione, si evidenziano il finanziamento di allestimenti, ristrutturazioni e arredi, l’acquisto di apparecchiature e strumentazione scientifica, nonché di materiali d’uso, il supporto economico per la partecipazione di medici e infermiere a convegni, congressi e meeting di aggiornamento, il finanziamento di borse di studio a giovani ricercatori e l’organizzazione di convegni e incontri di formazione e aggiornamento professionale.
In totale, dal 1999 ad oggi sono state sostenute più di 400 famiglie ed erogati oltre 3 milioni di euro tra contributi a loro ed altri progetti.
“Vent’anni di vita per un’organizzazione come la nostra – afferma Andrea Balloch – sono un traguardo importantissimo, con risultati inattesi oltre ogni aspettativa. Ultimo tra tutti, il sostegno alla costituzione di una rete regionale di pediatri oncologi e di un’équipe di psicologi al fine di garantire un’integrazione armonica fra le singole strutture sanitarie regionali coinvolte a vario titolo nel percorso di cura affinché questo possa raggiungere il più alto livello possibile e per promuovere una presa in carico psicologica altrettanto organizzata e coerente in ogni nodo della rete”.
All’evento erano presenti anche l’ex vicesindaco di Udine Carlo Giacomello e l’Assessore all’Istruzione del Comune di Udine, Elisa Asia Battaglia, nonché il “padrone di casa” Antonio Bardelli. Da parte loro sono state pronunciate parole significative sull’importanza della solidarietà e della relazione d’aiuto con gli altri.
In occasione del flash mob, è stato presentato anche il calendario 2020 dell’Associazione Luca Onlus, che viene distribuito ogni anno nei mesi di novembre e dicembre con lo scopo di far conoscere le attività associative e raccogliere fondi. Gli scatti sono stati realizzati da Chiara Bassi di Löwe Fotografia, Udine, che ha parlato del progetto e ha curato anche il reportage della giornata di festa.
È stato un evento carico di emozione, di ricordi e di positività, che ha lasciato in ognuno dei presenti il messaggio importante che insieme si possono raggiungere traguardi insperati e che la vicinanza agli altri è la chiave per poter far fronte alle sfide, talvolta impensabilmente difficili, che la vita ci porta ad affrontare.
“Ho preso la chitarra senza saper suonare È bello vivere anche se si sta male Volevo dirtelo perché ce l’ho nel cuore Son sicurissimo, amore… ❤”